Elena Germani Psicologa e Psicoterapeuta del Benessere

Problemi del Sonno

Difficoltà del sonno nei bambini

La dicitura “problemi del sonno” fa riferimento ad una vasta gamma di problematiche: difficoltà nell’iniziare il sonno, problemi nel continuarlo, problemi misti, eccessiva sonnolenza, disturbi relativi a particolari fasi del sonno o difficoltà ad instaurare ritmi sonno-veglia ed altro ancora.

Nel momento in cui si verifica la comparsa improvvisa di un disturbo del sonno in un bambino è necessario fare un’opportuna valutazione di eventuali eventi o problemi che potrebbero aver scatenato il problema.

Una consulenza sui disturbi del sonno fa al caso tue se tuo figlio:

  • ha difficoltà ad addormentarsi;
  • presenta risvegli notturni frequenti e/o difficoltà a riaddormentarsi;
  • presenta incubi e pavor nocturnus;
  • manifesta paura del buio o altre paure collegate al sonno;
  • soffre di enuresi notturna;
  • non riesce a dormire nel proprio lettino.

Le caratteristiche del sonno nei bambini

All’interno di ogni famiglia, la regolazione dei ritmi sonno-veglia di un bambino è un tema sempre molto delicato.
Ogni contesto familiare infatti ha un proprio livello di tolleranza alla mancanza (o meno) di sonno. A livello fisiologico ci sono dei meccanismi che regolano i passaggi dalla veglia al sonno. Tuttavia questi passaggi sono influenzati anche dai processi emotivi e affettivi nei quali è inserito il bambino. I genitori sono un modello per il bambino, grazie a scambi coerenti, regolari e prevedibili.
Se sei interessato a maggiori informazioni sulle fasi del sonno nei bambini clicca qui.

Quali sono i problemi del sonno nei bambini

Nella “Classificazione Internazionale dei Disturbi del Sonno: Manuale Diagnostico e di Codifica” sono indicate tre categorie di disturbi relativi al sonno:

  1. Dissonnie: comprendono i risvegli notturni e/o le difficoltà ad addormentarsi o riaddormentarsi e/o l’eccessiva sonnolenza.
  2. Parasonnie: sono gli incubi (che causano difficoltà ad andare a letto), il pavor nocturnus (episodi di brusco risveglio che si manifestano come attacchi che si verificano con grida di paura), il disturbo da movimenti ritmici ripetitivi (es. cullarsi o battere la testa), il sonnambulismo e i risvegli confusionali.
  3. Disturbi associati a patologie medico-psichiatriche: come la sindrome da apnea notturna (il blocco della respirazione durante il sonno).

A proposito di bambini, anche se non è strettamente un problema del sonno, è necessario accennare anche al problema dell’enuresi.
Si tratta della perdita involontaria e completa di urina durante il sonno per almeno due notti a settimana, in bambini di età superiore ai cinque anni. A volte è un periodo transitorio, mentre altre volte è un disturbo legato a difficoltà emotivo-relazionali.

Un’altra problematica spesso rilevata è la presenza dei bambini nel letto coi genitori fino a tarda età (a volte anche in adolescenza) e il conseguente “trasferimento” di uno dei genitori nel letto del figlio. In entrambi questi casi è utile rivolgersi ad uno specialista che possa aiutare ad individuare le difficoltà sottostanti e a risolvere il problema.