Dopo l’articolo sull’utilizzo di attività ludiche e di gioco all’interno delle sedute, ho ricevuto qualche domanda sulle carte Dixit. In questo articolo cercherò di rispondere e di spiegare come le utilizzo io.
Cosa sono le Dixit?
Le carte Dixit sono nate all’inizio degli anni 2000 grazie al neuropsichiatra infantile Jean-Louis Roubira. Egli voleva uno strumento meno asettico e più coinvolgente per indagare i vissuti dei bambini. Per tale motivo ha fatto disegnare queste carte che rappresentano tematiche psicologiche e antropologiche come nascita, morte, amore, libertà, scelte, ambiguità, relazioni, ecc.
Con chi usarle?
Nonostante le carte Dixit siano nate per l’utilizzo coi bambini, queste carte si prestano ad essere usate con le persone di tutte le età.
Sono utili sia in contesto individuale, sia in consteti gruppali. Possono essere utilizzate con i membri di una famiglia ma anche con un gruppo di colleghi per esempio. A seconda del contesto, può essere declinato e sfruttato in base ai casi specifici.
Per esempio, si può giocare in maniera individuale, invitando le persone a scegliere una carta che rapprsenti il momento presente, oppure in gruppo, chiedendo ai membri di scegliere una carta per presentarsi.
Quando usarle in seduta?
Non c’è una regola applicabile in tutti i casi. In generale, come per tutti gli strumenti psicologici, bisogna fare una analisi del momento e della situazione del paziente stesso. Sicuramente è importante da valutare lo “stato” della relazione terapeutica con il paziente per essere sicuri di quanto in profondità andare con il lavoro.
Altra cosa fondamentale da considerare è lo scopo per cui decidiamo di introdurre nel setting le carte Dixit, cioè quale finalità terapeutica abbiamo con quel paziente.
Come si utilizzano?
La premessa fondamentale è che non esiste una procedura unica e corretta in assoluto, dal momento che le Dixit non sono uno strumento standardizzato. Potremmo dire che dipende dal “perchè” e dal “quando” pensiamo di utlizzarle con un determinato paziente.
Cerco qui di fissare alcuni punti che tengo a mente nella pratica clinica:
- Il mazzo: prima cosa da fare è scegliere l’espansione che vogliamo utilizzare oppure costruire un mazzo apposito. Talvolta è utile consegnare al paziente il mazzo completo di una espansione perchè evoca determinate atmosfere. Altre volte è meglio selezionare tra i vari mazzi le carte più adatte, per esempio quelle raffiguranti situazioni che si riferiscono al cibo da presentare a una paziente con un disturbo alimentare.
- La consegna: nel momento in cui il terapeuta consegna le carte al paziente deve spiegare l’utilizzo dello strumento e proporre una domanda a cui rispondere associando le carte.
- La selezione: il paziente seleziona le immagini per rispondere alla domanda posta dal terapeuta. È importante osservare il paziente in questa fase per valutare la sua capacità introspettiva, l’aderenza al compito dato o, al contrario, se si distanzia dall’input ricevuto.
- La spiegazione: in questa fase il paziente spiega al terapeuta perchè ha scelto una carta piuttosto che un’altra. In questo lavoro, si attivano rilfessioni sulle scelte e sull’esperienza emotiva vissuta.
- La conclusione: il terapeuta in questa fase tira le somme di quanto emerso aiutando il paziente a prendere consapevolezza di alcuni dettagli emersi e come questi si correlano a sensazioni ed emozioni.
Perchè utilizzare le carte Dixit?
Dopo esseremi avvicinata alle carte Dixit per caso, ho iniziato ad usarle sempre più spesso perchè ai pazienti piacciono e inoltre facilitano l’espressione di alcuni contenuti inconsci. Le motivazioni per introdurle nella pratica clinica possono essere diversi:
- Favorire e migliorare la comunicazione: i pazienti imparano a comunicare ed esprimere meglio i significati che attribuiscono alle carte. Inoltre, come già detto, grazie alle immagini si riduce l’ansia per le conversazioni più ostiche.
- Esplorare le emozioni: grazie alle immagini i pazienti riescono ad esprimere e verbalizzare meglio alcune sensazioni ed emozioni che altrimenti potrebbero essere di difficile identificazione
- Stimolare creatività: chiedere a un paziente di creare una storia a partire da alcune carte che ha selezionato può essere un buon modo per aumentare la sua creatività o la fiducia nella sua creatività. Questo si può trasmettere nell’esplorazione di soluzioni alternative e creative per la risoluzione di problemi che chiunque affronta nella vita di tutti i giorni.
- Prendere decisioni: le carte possono essere un gancio per approfondire le opzioni che i pazienti hanno a disposizione in alcune situazioni personali su cui sono bloccati. Le carte funzionano come un brainstorming per cercare e trovare soluzuini alternative e nuove.
Fammi sapere se questo articolo ti è piaciuto oppure se ci sono altri approfondimenti che ti piacerebbe leggere