Elena Germani Psicologa e Psicoterapeuta del Benessere

Si sente spesso parlare di yoga, soprattutto nell’ultimo periodo. A volte però non si conosce la storia di questa antichissima disciplina.
E, altrettanto spesso, si pensa allo yoga solo come a una “attività fisica”, non considerandone la parte più spirituale.
In questo articolo cercheremo di chiarire alcuni punti importanti.

Le origini dello yoga

Iniziamo dal principio: lo yoga è nato in India. Non si sa precisamente quando ma le prime tracce risalgono al 5000 a.C. Risalgono a questo periodo raffigurazioni di posizioni su tavolette, monete e sigilli. Le prime testimonianze scritte invece si trovano nei Veda e risalgono al periodo dal 1500 a.C. al 500 a.C.

Il termine yoga deriva dal sanscrito e in particolare dalla radice “yuj” che significa congiungere, unire. Con questo termine si intende l’unione di corpo, mente e spirito, recuperando l’armonia tra i piani (fisico, mentale e spirituale) che ci costituiscono.

Per Patanjali “lo yoga è l’attenuazione delle onde della mente”. Questo significa che la pratica dello yoga permette di placare i moti generati dal mondo esteriore e sensoriale che offuscano e confondo la mente. Il fine ultimo dello yoga quindi è la consapevolezza.

Un buon equilibrio a livello fisico favorisce equilibrio a livello mentale ed emozionale e viceversa.

Cos’è l’Hatha Yoga

L’Hatha yoga è una versione dello yoga che pone attenzione al corpo e alla pratica fisica.
Ha come obiettivo il mantenimento della perfetta salute del corpo. La parola Hatha ha due significati. Da un lato significa “sforzo”, inteso come sforzo mentale e fisico necessari per praticare con costanza.
Dall’altro lato, Hatha è l’unione di “Ha” che significa sole e “tha” che significa luna. Indica la disciplina volta all’unione delle energie solari, maschili, con quelle lunari, femminili.
L’unione e l’armonia tra questi poli favorisce l’equilibrio tra corpo, mente e spirito.

Cosa è necessario per praticare yoga

Lo yoga vuole creare una condizione in cui siamo totalmente presenti, in ogni momento e in ogni nostra azione.
Entriamo nelle posizioni per percepire e per sentire, cercando di essere il più interiormente consapevoli possibile. Con la pratica dello yoga, impariamo ad essere nel momento presente, qui e ora, con il respiro, immersi nelle nostre percezioni.

Per praticare lo yoga sono utili ma non strettamente necessari dei supporti fisici.
Per prima cosa è utile un buon tappetino che garantisca stabilità e sicurezza. Diventerà lo spazio di “lavoro” e di ascolto interiore. Sono utili anche mattoncino e cinghia per agevolare la tenuta di alcune posizioni.
Oltre ai supporti fisici, per praticare yoga sono necessari:

  • Calma e presenza mentale per mantenersi vigili e nel momento presente;
  • Abilità per sfidare i propri limiti fisici senza eccedere;
  • Equilibrio, forza, flessibilità muscolare e resistenza. Queste sono tutte capacità che si incrementano con la pratica;
  • Bilanciamento tra forza e rilassamento, sforzo e abbandono per essere forti ma anche fluidi e rilassati.

In questo articolo ho affrontato giusto qualche informazione iniziale; le cose da approfondire sullo yoga sono tante altre.
Se ti interessa qualcosa in particolare, fammelo sapere!
Intanto, se vuoi approfondire perchè ho deciso di introdurre lo yoga all’interno del mio studio di psicoterapia e cos’è il Mindfulness Yoga con approccio Trauma Informed che propongo, clicca sul link.