Elena Germani Psicologa e Psicoterapeuta del Benessere

Abbiamo visto in un altro articolo quali sono le fasi e come e perchè cambiano le ore di sonno dei bambini durante i primi mesi di vita.
Qui invece cercherò di rispondere ad altre questioni che spesso si affrontano coi genitori durante le consulenze:

  • perché è importante il sonno nei bambini;
  • perché in alcuni periodi aumentano i risvegli notturni. In altre parole cosa sono le sleep regression;
  • come aiutare i bambini ad autoregolarsi.

L’importanza del sonno nei bambini

Il sonno ha una evoluzione nel corso della vita umana: si passa dai bambini che dormono 15-20 ore al giorno agli anziani che ne dormo 5-6.
I bambini dormono di più perché il sonno assolve ad alcune funzioni fondamentali:

  • favorisce lo sviluppo cerebrale (in particolare il sonno REM);
  • consolida la memoria e l’apprendimento;
  • favorisce la secrezione dell’ormone della crescita;
  • rafforza il sistema immunitario:
  • consente al cervello di “ripulirsi” dalle tossine di scarto prodotte durante la veglia.

Per questo, è importante lasciare dormire i neonati per il tempo che gli è necessario così che imparino poi a gestite i propri ritmi.

Le sleep regression

Le sleep regression sono quelle fasi in cui aumenta la frequenza dei risvegli notturni tra i vari cicli del sonno.

Le sleep regression si verificano in particolari momenti della vita del bambino. Per esempio quando il bambino impara a gattonare quindi a muoversi autonomamente. Oppure tra i 18 e i 24 mesi quando è presente l’ansia da separazione e quindi anche andare a dormire diventa un momento di distacco faticoso.

Altri momenti e cause di sleep regression possono essere:

  • il periodo della dentizione,
  • l’inserimento al nido o alla scuola dell’infanzia,
  • la nascita di un fratellino/sorellina,
  • la ripresa lavorativa della mamma (il bambino necessita di maggiore contatto fisico che viene ricercato di notte),
  • eventuali tensioni familiari (i bambini “respirano” il clima presente in famiglia),
  • il cambiamento nelle routine giornaliere o un trasloco,
  • la presenza di persone poco familiari in casa,
  • la sensibilità ai rumori,
  • un’alimentazione poco digeribile, troppo abbondante o troppo scarsa,
  • una malattia.

Alcune di queste fasi passano da sole e con minimi accorgimenti da parte della famiglia. Altre, come è facile intuire, richiedono più tempo e, talvolta, un aiuto specializzato.

Come aiutare i bambini ad autoregolarsi

Non ci sono regole precise da mettere in pratica per portare i bambini ad un corretto ciclo sonno-veglia. Il sonno dei bambini richiede del tempo per autoregolarsi, quindi è necessario portare pazienza.
I genitori tuttavia possono mettere in atto delle piccole accortezze per rendere il momento dell’addormentamento più facile:

  1. Creare un rito della nanna che accompagni il bambino all’addormentamento. Per esempio, fare il bagnetto oppure leggere una favola. In questo modo il bambino impara ad anticipare quello che verrà dopo.
  2. Evitare giochi troppo agitati o eccitanti nell’ora che precede l’addormentamento.
  3. Non aspettare di mettere a letto il bambino quando è esausto perché sarà più irritabile e nervoso.
  4. Fare addormentare il bambino nel suo lettino. Svegliarsi in un posto diverso da quello in cui si sono addormentati, spaventa i bambini che si sentono spaesati e faticano a riaddormentarsi.
  5. Trascorrere del tempo con il bambino. Più il bambino sta coi genitori, più sarà appagato e meno soffrirà il distacco serale.

Infine è bene ricordare sempre che nei primi mesi di vita i bambini si possono svegliare. Non è un capriccio o un errore di gestione.
Spero che l’articolo ti sia stato utile. Se cerchi informazioni su quali possono essere i disturbi del sonno nei bambini, clicca qui.